Io credo che ci stiamo snaturando. Siamo esseri umani, fatti per vivere delle emozioni in un certo tempo. Per partorire, ad esempio, servono nove mesi, non possiamo ridurli a tre.

In questo mondo si è accentuata la tendenza a velocizzare tutto, a perdere il gusto del tempo per elaborare una gioia o un dolore, un pensiero. Sembra che il tempo non ci debba essere concesso.

Urliamo come pazzi, facendo uscire dalla bocca bestialità e insulti irripetibili, se solo dobbiamo attendere un minuto di più al casello di un’autostrada, a un semaforo o a fare le analisi, perché magari, gli straordinari sistemi automatizzati voluti dall’uomo stesso, non funzionano.

Questo diventa la miccia per far esplodere una rabbia incondizionata e totalmente assurda.

Ma avete mai pensato che il tempo che si impiega, non è perso!

© Greta Ferrari

Il tempo per riflettere e arrivare a una conclusione, attraverso il dialogo, sviluppando parole, pensieri, ragionamenti, è fondamentale.

Ma oggi il tempo è denaro e bisogna impiegare il minor tempo possibile per arrivare ai risultati. Così tutto ci viene chiesto in due minuti.

Diventa tutto il sunto del sunto, tutti si fermano allo slogan o al titolo: ormai è visto come una perdita di tempo anche andarsi a leggere un articolo (forse non verrà letto sino alla fine nemmeno questo).

Il tempo non è necessariamente una privazione: è un regalo che ci facciamo per fissare le cose, per trovare il percorso migliore per noi stessi.

Io sono una fotografa, l’ho voluto fortemente, c’è voluto tempo e ce ne vorrà ancora tanto per continuare a migliorarmi.

Spesso mi trovo a riflettere su domande o considerazioni che mi vengono poste che a volte trovo un po’ svilenti, per il mio lavoro e quello di altri colleghi che so scontrarsi con le stesse problematiche controverse.

Non si può chiedere a un fotografo due foto, si “giusto un paio, al volo”.

No, non è possibile, c’è un lavoro dietro alla produzioni di immagini che richiede uno sviluppo sia tecnico, organizzativo, creativo e, non meno importante…emozionale.  

© Greta Ferrari

Non si può ridurre tutto a 2 foto al volo.

Potete chiedere al panettiere di farvi un buon pane casereccio in pochi istanti?

Oppure, visto che siamo nel periodo giusto, pensiamo ai famigerati panettoni e pandori che saranno sulle nostre tavole, soffici e squisiti. Conoscete i tempi di lievitazione che hanno per arrivare alla loro eccellenza?!

Ok, un’idea può essere anche solo questione di un attimo, un’emozione o un guizzo da svilupparsi in quei famosi  “dannati 7 secondi”. Questo assolutamente si.

Ma lo sviluppo di un’eccellenza può richiedere più tempo.

Godetevi oltre ai “dannati 7 secondi” anche il “dannato” tempo più lungo che spesso vi viene dedicato, e, malgrado tutto poi vi rendete comunque conto non bastarvi e non essere mai abbastanza per sentirvi davvero soddisfatti.

Questo è importante, perché il tempo perso, ricordatelo, non ve lo ridà indietro nessuno…

… e forse anche guardare una foto potrà aiutarvi a farvelo rivivere.

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