Credo che correre troppo dietro al domani renda infelici.

In questo dicembre, mese che per sua natura porta a fare bilanci e a guardare al futuro, con tutta una serie di “buoni” propositi, io voglio guardare a chi sono oggi.

Non voglio avere i buoni propositi per il nuovo anno, per carità! L’ultima volta che ho pensato al futuro con i suoi “fantastici” pronostici, ho davvero sballato.

È andato davvero tutto…come non mi aspettavo! Caspita che botto!

Quindi basta, basta con questo devi “guardare oltre“, io per la fine di questo anno… “guardo adesso”.

 

© Greta Ferrari

Così come viene continuamente e costantemente ripetuto di non vivere nel passato…credo non si debba neanche vivere troppo nel futuro.

Che non significa non pensarci, ma credo solo non dovrebbe diventare un’ossessione.

In questo anno, che difficilmente passerà inosservato nella mia vita, “guardare oltre” sono state le due parole che ho sentito pronunciare di più.

“Devi guardare oltre i tuoi limiti”, “devi guardare oltre le possibilità”, “devi guardare quello che ti viene chiesto”,

“…oltre il dolore”, “…oltre il problema”, “…oltre l’ansia”, “…oltre i dubbi, “…oltre le paure”

devi devi devi. E basta!
Sembra che la vita sia sempre solo un dovere e un guardare…rigorosamente oltre.

Ma non possiamo “limitarci” (che poi è tutt’altro che un limite) qualche volta, a guardare adesso…non oltre, adesso.

Ho letto di ogni tipo di progetto, anche fotografico, mirato a guardare oltre “qualcosa”.

Sia chiaro, non stò dicendo di non avere sogni (io ne ho tanti e tutti da sveglia) e obiettivi. Non confondiamo il ragionamento!

Sognare e porsi degli obiettivi è straordinario quanto necessario per la nostra vita, ma ben diverso dall’affannarsi in maniera compulsiva, sbattendo come pesci alla deriva, senza sapere dove si stia andando.

A volte per mettere bene a fuoco il futuro è necessario abbandonarsi per un po’ al presente. E, soprattutto,viverlo.

Il futuro lo puoi immaginare, pianificare come lo vorresti, ma sarà comunque diverso.

 

© Greta Ferrari

Nella sfrenata corsa verso quello che pensiamo ci possa rendere felici o realizzati, perdiamo le emozioni, positive o anche negative di quello che ci sta accadendo.
Sostanzialmente, in quattro parole: ci dimentichiamo di vivere.

La corsa al domani ci distrae da quello che, potenzialmente, in quell’istante ci può fare male, ma ci fa anche perdere istanti di vita che non torneranno più.
Istanti, a mio avviso, preziosi nel loro bene o (male) per riconnettersi con se stessi e con il mondo che ci circonda.

 

© Greta Ferrari

Fotografiamo e ricordiamo al massimo ogni momento della nostra vita, qualunque esso sia e qualunque emozione bella, triste, forte, entusiasmante o dolorosa possa portare con sé.

 Ripartiamo da quei momenti e magari a quel punto si che potremo “guardare oltre”.

 

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