Cara Italia, ti avevo scritto tempo fa, ma poi la vita, le corse contro il tempo e tutto ciò che è accaduto, negli ultimi tre mesi, di profondamente inaspettato mi hanno fatto guardare altrove e non abbiamo più ripreso il discorso.
Ci penso da mesi a queste riflessioni scaturite in Irlanda, un luogo cosi lontano così diverso da te.
Mi sembrava di guardarti dallo spazio.
Mi sentivo, non come se fossi dall’ altra parte del mondo, anche perche’, di fatto ero solo un po’ più su rispetto a te, ma avevo la sensazione di essere fuori dal mondo, fluttuante nello spazio dentro una navicella…e stessi a guardarti.

Non mi mancavi sai. Sei sbalordita da questa mia dichiarazione vero! Ok, forse un po’, a volte, in qualche situazione, un po’ ti ho pensata.
In verità non pensavo a te ma solo a qualcosa che tu hai e io sento che mi appartiene, perché in verità il pensiero di te mi soffocava.
Avevo così paura a lasciarti e poi, invece, dopo una settimana, mi terrorizzava già il pensiero di riavvicinarmi.
Per fortuna sapevo, o almeno così credevo, di avere ancora un po’ di tempo. Ma si sa l’idea di tempo è arbitraria e sicuramente totalmente fuori dal nostro personale controllo e come ben sai le cose sono andate diversamente dai miei piani.
Solo a pensarti mi veniva l’ansia. È terribile questo, lo so. Forse era di questo che avevo davvero paura. Di questa terribile consapevolezza che da “lassù” avrei visto tutto così chiaramente…infondo lo sai, ci vedo meglio da lontano.

Ti piace mettermi l’ansia e non accetti che io lassù potessi non averla.
Ero immersa in un mondo che non conoscevo, fatto di perfetti estranei, persone che memorizzavo per zona geografica e neanche per nome e dei quali, nel tempo, avrei dimenticato i volti.
La’ dove avrei dovuto sentirmi assolutamente sola, non ho comunque sentito la tua mancanza, solo di alcune persone, ma non di te!
E’ amaro lo so. Ti amo, credo…in fondo sei tutta la mia vita, ma mi soffochi, mi succhi l’anima come un chupa chups alla fragola…ti prendi tutto il succo, lo zucchero e mi lasci come uno stecchino un po’ mordicchiato.
La’, invece il succo lo tenevo tutto per me e lo so che questo non ti sta bene…perché tu con i potenti mezzi del nuovo millennio sei riuscita a raggiungermi sino a li.
Perché sei tu che hai bisogno di me e senti che io no, io non ho bisogno di te.
È una sensazione nuova anche per me. Tu lo senti che io posso farne a meno, perché forse, tu, con il tuo atteggiamento mi hai stufato.
Sai cara Italia forse anche tu dovresti un po’ cavartela senza di me, senza di me che ti ascolto per ore, senza i miei consigli le mie premure i miei punti di vista.
Io ci sono per ogni cosa e quando non ci sono stata, non hai avuto la tua succosa caramella energetica. E questo ti disturbava.
E’ vero cara Italia…tu hai ciò che amo, il sole, la mia casa, il mare e pure il gelato, lo so che mi stai ricattando perché altrove, in fondo, di mio non c’è niente.

Ma sai che c’è? essere tornata analfabeta, essere giustificata a non capire e a non dover spiegare per forza qualunque cosa, mi ha fatto stare bene.
Non so se cambierò idea, ma intanto per un po’ il chupa chups me lo mangio io.


